E @alligatore3 mi auguro, partendo dal presupposto che l'hai fatto in buona fede, sia chiaro, che nei tuoi ultimi commenti hai scelto le parole con povertà di criterio, perché sono discutibili e potrei argomentare, anche con velature discriminatorie.
Magari un utente trans non gli fa piacere sentirsi dare del malato leggendo "la malattia è diventare donna quando non lo sei".
E te lo dice uno il cui comici preferiti sono Dave Chapelle, Ricky Gervais e Bill Burr, che non fanno altro che asfaltare il movimento woke a mo di dark humour

e fino a lì possiamo accettare la cosa; se ci fosse stata una ragazza in ciurma che si trasformava in uomo, sarebbe stato pure meglio.
Ma quando per fare un gioco di parole, dice Ma-Lady, non stiamo più parlando di alterazioni metaboliche, ma di vera e propria malattia della donna.

Ma tanto passerà inosservata come cosa; l'80% dei lettori sono maschi 17enni....

Sul discorso finale non si esagera. Docq dice 'the ma-lady transformation plague'.
Possiamo fare gli avvocati del diavolo, ma aldilà delle traduzioni, Oda fa riferimento alla malattia di trasformarsi in donna.
Dopo il polverone che aveva alzato nei mesi passati con la questione del sentirsi uomo di Yamato, del sentirsi donna di Kiku, dove è dovuto pure intervenire con le dichiarazioni...
Poteva evitare? SI.
Deve morire sotto un mare di insulti? SI.