PARALLELI TRA NARUTO E RELIGIONI

tornando IT, avevo letto ma l'amico del cugino della fidanzata non è una fonte attendibile secondo me XD

Ora, appena killer bee e baka leggeranno gli ultimi post andremo definitivamente e irrecuperabilmente OT lol

Piccolo offo topicco: se vi interessano opere a morale cristiana vi consiglio: Le Cronache di Narnia, l' autore ha pubblicamente dichiarato che la figura del Leone Aslan è ispirata a Gesù

e ovviamente le saghe di J R R Tolkien, lui era cattolico tradizionalista tra l' altro

k.. Clei.. sei santommasizzata allora...

Ora, appena killer bee e baka leggeranno gli ultimi post andremo definitivamente e irrecuperabilmente OT lol

X Clei: si Tolkien è pesante ha scritto un vero e proprio capolavoro, con riferimenti mitologici e culturali impressionanti, pensa che s' è inventato da solo le lingue della saga basandosi su una quindicina di lingue preesistenti che lui già conosceva, è molto complessa sia per i temi trattati, morale religiosa molto pesante, riferimenti mitologici e culturali e la sua incredibile attitudine nel descrivere, ciò nonostante le saghe Tolkeniane sono una pietra miliare della letteratura moderna

Narnia... brr... i primi due racconti sono carini (sopratutto il primo, di cui non hanno fatto il film). Poi per me è orribile. Aslan-Gesù non l'avrei mai detto.

Ora sto per fare una cosa che difficilmente rifarò più nella mia vita, ma sto epr darvi un consiglio serio (paura!): LE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO. La miglior saga in assoluto che abbia mai letto. Meglio di Dune, del ciclo di Shannara, del ciclo dei robot, della saga di Harry Potter, del signore degli anelli, delle cronache di narnia, della ruota del tempo... è incredibile. I personaggi acquistano una caratterizzazione talmente forte e precisa che ne puoi perfino sentire l'odore. La magia c'è ma è poca ed è qualcosa di poco controllabile del'uomo, tendenzialmente nocivo. L'intreccio delle vicende fra le decine di personaggi è formidabile. La potenza descrittiva è enorme senza tuttavia cadere mai in descrizione lunghe o noiose, ma giocando sul dare poche informazioni ma decisive. I persdonaggi muoiono a tutto spiano. Si alternano momenti di riflessioni, dolore, sesso, combattimenti, avventure in modo magistrale, narrate in modo profondo e coinvolgente.
Per i più pigri c'è la serie televisiva (fatta molto bene) che si trova in rete subbata in ita. E' relativa solo al primo libro (12 episodi tv). Ma nulla di paragonabile ai libri.
Mamma mia cosa avete risvegliato!

Anzi rilancio dicendo che rimango della mia: non c'è una prova certa che Kishi stia portando avanti la morale cristiana più delle altre. Tutto quello che ho letto qui è tanto vero quanto poco esclusivo, nel senso che è morale cristiana tanto quanto buddhista (per esempio) e cmq non vedo perchè strettamente cattolica.

In compenso ci sono strettissime analogie con Harry Potter (il predestinato, il cattivo di un tempo che ritorna dopo essere responsabile della morte dei suoi genitori, la profezia, il gruppo da tre narutosasukkiasakura-hermioneharryron...)

In generale il fantasy lo sopporto poco, ancora meno quello dell'epoca tolkien e amichetti. Troppo pomposi, troppo troppo troppo prolissi (ma servono davvero 15 pagine per descrivere il praticello davanti al villaggio degli hobbit?), esageratamente descrittivi. Le storie saranno anche stupende, gli autori avranno anche fatto un lavoro enorme ma davvero non ce la posso fare. Per finire la spada di shannara alla fine ho saltato le descrizioni (fine banalotta e colpi di scena scontati, tra l'altro XP). Quando leggo il mio cercvello deve lavorare, immaginare, pensare: se mi descrivi anche il numero di peli della criniera del cavallo mi togli tutto il gusto
HP mi è piaciuto invece, e amo profondamente M.Z. Bradley (il mio nik viene da un suo libro. Personaggio dal grande coraggio e con le palle quadrate, scusate il francesismo =P),

alla fine della fiera la penso anche io così. Ci sono tonnellate di manga/libri/film/comics/fiabe in cui il protagonista è il prescelto che si sacrifica, che vuole redimere l'amico passato al lato oscuro, orfano, emarginato etcetc.
Fondamentalmente non dobbiamo dimenticarci che il target degli shonen (e di molto fantasy -almeno, quello che m'è passato tra le mani- ) sono ragazzini (che poi piaccia anche agli adulti è un altro discorso) e vengono mostrati loro in un contesto "accattivante" valori come l'amicizia, il fatto di seguire i propri sogni e lottare per renderli reali. si fa vedere che anche se nella vita di tutti i giorni ci sono difficoltà, tradimenti, sofferenze se si crede in se stessi e si hanno vicino persone a cui vuoi bene e che ti vogliono bene si riesce a superare tutto. E' un po' come se fossero fiabe moderne, insegnare qualcosa e dare una morale è praticamente il loro compito

E questi "insegnamenti" e qusta "morale" sono validi universalmente, che tu sia cristiano, buddista, musulmano o ateo convinto.
Il fatto che una persona ci si rispecchi e trovi delle analogie con i propri valori morali/religiosi per me significa solo che l'autore ha fatto un buon lavoro di comunicazione.

Ok, ora passo alla parte OT XP

In generale il fantasy lo sopporto poco, ancora meno quello dell'epoca tolkien e amichetti. Troppo pomposi, troppo troppo troppo prolissi (ma servono davvero 15 pagine per descrivere il praticello davanti al villaggio degli hobbit?), esageratamente descrittivi. Le storie saranno anche stupende, gli autori avranno anche fatto un lavoro enorme ma davvero non ce la posso fare. Per finire la spada di shannara alla fine ho saltato le descrizioni (fine banalotta e colpi di scena scontati, tra l'altro XP). Quando leggo il mio cercvello deve lavorare, immaginare, pensare: se mi descrivi anche il numero di peli della criniera del cavallo mi togli tutto il gusto

HP mi è piaciuto invece, e amo profondamente M.Z. Bradley (il mio nik viene da un suo libro. Personaggio dal grande coraggio e con le palle quadrate, scusate il francesismo =P),

Riritornando agli shonen. E' un genere che solitamente non apprezzo, a parte rare eccezioni. E, purtroppo, naruto (e pare anche bleach sigh) sono passati dall'eccezione al "che palle il solito shonen". E mi dispiace, che la prima serie di naruto era davvero bella =/

L'invasione degli ultraquoti! Penso che su questo siamo in arcitotale sintonia, devi assolutamente leggere le cronache del ghiaccio e del fuoco. Non a caso prima nella recensione ho detto che le descrkzioni sono brevi ma significative. Non è prolisso. Più che descrizioni visive sono descrizione emotive, psicologiche, caratteriali e cmq te le lascia più costruire man mano che il racconto va avanti piuttosto che descriverle l'autore direttamente tutte.
PS
Anch'io ho adorato Harry Potter.