L'incubo della realtà

Mi trovai lì, giacente al suolo, nell'oscurità, al freddo, senza sapere come. Non sentivo nulla. Neppure quando una dozzina di mosche arrivarono e le vidi poggiarsi su di me potei sentir alcunché. Mi alzai non senza fatica, iniziai a muovermi senza sapere dove, barcollando fra vetri rotti. Mentre arrancavo, agonizzante, sentii un rumore provenire dall'alto: un ringhio, poi della bava mi cadde addosso. Alzai lo sguardo e vidi una bestia a quattro zampe che si lasciò cadere dal soffitto ed iniziò ad azzannarmi. Non reagii, senza sapere perché. La fiera continuò a masticarmi ancora un po', poi se ne andò, io mi rialzai e continuai a camminare senza meta un'altra volta. Lo feci per molto tempo, ed ogni tanto vedevo delle figure simili a me, per pochi istanti, prima che svanissero. Mentre cercavo di avvicinarmi ad una di queste che non scompariva, sbucò fuori dal terreno un enorme scarafaggio sporco che mi si avvicinò ed iniziò a dilaniare il mio corpo. Non fuggii neanche questa volta ma, senza sapere per quanto tempo, lasciai che quella cosa mi attaccasse per poi andarsene, senza che nulla fosse cambiato. Ancora una volta mi alzai, vidi che quella figura era scomparsa e presi a muovermi. Individuai un'altra sagoma. Mi ricordava qualcuno, senza sapere chi, ma mi avvicinai comunque, fino ad arrivare quasi a toccarla, per poi rendermi conto di essere di fronte a me. A differenza di ciò che feci con gli altri orrori, questa volta fuggii disgustato, sapendo perché.