L'ORA NERA

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  1. ¬N é y m à r™
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    Due coppie di amici e un loro “nemico” stanno trascorrendo la serata nel locale più di tendenza di Mosca, tra drink, supermodelle e ricchezza esibita.
    Ma il loro divertimento si tramuterà in terrore quando la capitale russa, come tutto il resto del pianeta, viene invasa dagli alieni e tutto piomba nell’oscurità.

    È questo lo spunto iniziale de L’ora nera, imminente film di fantascienza ricco di tensione e adrenalina. Spunto nato dalle discussioni tra alcuni produttori e poi trasformato in una sceneggiatura dal quel Jon Spaihts che ha firmato anche il copione dell’imminente Prometheus di Ridley Scott.

    L’ora nera racconta dei tentativi dei protagonisti e degli altri umani di sopravvivere all’attacco alieno e di trovare il modo per riuscire a contrastarli e contrattaccare, per cercare di salvare non solo se stessi ma tutto il pianeta.
    L’idea di ambientare e girare il film interamente a Mosca, città vibrante e piena di vita, ma al tempo stesso “aliena” all’immaginario degli spettatori non solo americani ma di buona parte del mondo è stata di Timur Bekmambetov, il regista de I guardiani della notte e di Wanted, che nell’Ora nera è stato intensamente coinvolto come produttore.

    La scelta della location è stata fondamentale anche da un punto di vista narrativo, evidenziando da un lato la condizione di isolamento dei protagonisti (stranieri in terra straniera) e dall’altro garantendo un setting affascinante e insolito per questo genere di storie.
    Tra le location utilizzate, oltre a luoghi simbolo di Mosca come la Piazza Rossa, i grandi magazzini GUM, il ponte del Patriarca che porta alla Cattedrale di Cristo il redentore e la magnifica stazione Mayakovskaya in stile art deco nella celebre metropolitana di Mosca, ci sono anche la biblioteca e la piazza Lenin, l’aeroporto Sheremetevo, l’istituto Nachimovsky e l’accademia russa delle Scienze. Altri ambienti, invece, sono stati ricreati in studio, ma sempre rimanendo estremamente fedeli e coerenti con l’aspetto e lo spirito della metropoli russa.

    Per dirigere questa storia aliena e moscovita, è stato chiamato Chris Gorak, che dopo una lunga carriera come scenografo e art director, aveva esordito nel 2006 come regista con il thriller post-apocalittico Right At Your Door.

    Gorak è apparso subito capace di creare una sintesi significativa tra l’architettura di Mosca, gli effetti speciali che la società di Bekmambetov aveva iniziato a sviluppare già due anni prima l’inizio effettivo delle riprese e, soprattutto, le psicologie dei giovani personaggi che racconta.

    Proprio i personaggi sono stati il punto di partenza del lavoro del regista, che ha deciso dopo qualche test di girare L’ora nera in 3D nativo, rendendolo il primo film di Hollywood a essere girato interamente a Mosca utilizzando una tecnologia 3D, e trovando un compromesso non facile tra la spettacolarità richiesta da un film che racconta di un invasione aliena e l’intimità necessaria alla credibilità e l’interazione dei personaggi.

    In questo Gorak ha avuto il supporto di un cast composto da alcuni tra i più promettenti giovani attori della scena americana.
    Primo fra tutti Emile Hirsch, ma anche Olivia Thirlby e Rachael Taylor, con l’aggiunta dei meno noti Max Minghella e Joel Kinnaman.
    Ai cinque, che hanno da subito trovato la giusta alchimia dentro e fuori dal set, si sono aggiunti attori russi come Dato Bakhtadze e l’emergente Veronika Ozerova, oltre a Gosha Kutsenko, Nikolai Efremov, Arthur Smoljaninov e Georgiy Gromov.
    Ma tra cast e troupe, sono numerose le nazionalità coinvolte, che fanno dell’Ora nera una produzione veramente globale: a russi e americani si sono affiancati infatti inglesi, australiani, svedesi, tedeschi e cechi. Una sorta di metafora involontaria (?) dello sforzo per salvare la Terra tutta raccontato nel film.

    Tra le grandi sfide produttive de L’ora nera, c’è stata quella di “svuotare” una città di 14 milioni di abitanti, un po’ come era stato fatto da Danny Boyle a Londra in 28 giorni dopo: impressionanti, da questo punto di vista, alcune scene ambientate in una Piazza Rossa totalmente inedita e deserta.

    Ma se nel film di Gorak gli umani sono spariti, gli alieni sono invisibili all’occhio, e se l’idea di una minaccia invisibile era molto stimolante per il regista, un’altra sfida è stata quella di strutturare degli effetti visivi in grado di dare consistenza a delle creature che non ce l’hanno.

    Per poter valutare i risultati degli sforzi di Gorak, Bekmambetov e di tutta la troupe, oltre a vedere L’ora nera nelle sale di tutta Italia a partire dal prossimo 20 gennaio, noi di Comingsoon.it vi offriamo l’esclusivo backstage che potere vedere direttamente qui sotto o sul vostro televisore di casa sintonizzandovi su Coming Soon Television in questi orari:

    - Lunedì 16 gennaio alle 14 e 21
    - Martedì 17 alle 12.30
    - Mercoledì 18 alle 18.15 e 23.30
    - Giovedì 19 alle 10
    - Venerdì 20 alle 14 e 21
    - Sabato 21 alle 12.30

    Fonte: ComingSoon.it
     
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