Caffè Letterario

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    L'idea di questo topic è creare uno spazio dove poter discutere di attualità, poesia, arte, cultura e mondo, ma anche spettacolo, eccetera. Fondamentalmente è simile ai bar da forum, dove un utente "si siede" e inizia una discussione, e se qualcuno vuole fare due chiacchiere lo segue a ruota. Si chiama così perchè personalmente mi piacerebbe fare discussioni di un certo tipo ma, dato che siamo in un bar, l'argomento viene scelto da chi ci si siede.
    Gli unici argomenti proibiti a priori sono quelli che trovano ampio spazio in altri topic.
    Potrei venire qui e postare una notizia di attualità, una citazione, uno stralcio di un testo poetico ma anche un semplice saluto e qualora qualcuno sia interessato a discutere o fare due chiacchiere si può fermare per qualche post.
    Esempi: referendum costituzionale, attacco terroristico di Nizza, un semplice "ciao :birra:", la citazione di un film o un libro che si vuole condividere.

    Ovviamente un topic del genere diventa sensato quando vede la partecipazione di più utenti, per questo gli argomenti che possono essere trattati sono molti.

    Edited by Tomáš - 9/11/2016, 18:08
     
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    Credo fallirà presto come tutti i topic seri, anche se sarebbe bello parlare anche di cose serie qui mi iscrivo :pis:
     
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    www.google.it/amp/www.repubblica.i...ndroid-samsung#

    Qualcosa tipo il colpo di stato dell'esercito in Turchia. :siga:

    Io in questo sarò un po' estremista ma uno Stato come la Turchia non riesco a vederlo dentro la UE.
     
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    Con il colpo di stato diciamo che siamo sicuri che la turchi per almeno 5/10 anni non entrerà in Europa, che poi ė tutto da vedere se l UE esisterà fra 5/10 anni, se va in porto il refendum ungherese sui rifugiati addio ad una delle 4 libertà fondamentali Dell UE o addio Ungheria o entrambe

    La Turchia a breve si troverà in guerra civile, scatenata da Erdogan stesso contro coloro che hanno applaudito ai carrarmati.
     
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    Sicuramente cambierà, ma non penso in così poco si disgregherà (anche se condivido l'interpretazione di fondo). L'esperienza inglese secondo me accelererà le cose in una direzione o nell'altra (a seconda di come andranno le cose lì tra qualche anno)... In fondo da questa Europa alla CECA cambia poco: permangono praticamente solo interessi economici e senza un'unità culturale (che secondo me sarebbe deleteria) al di là delle belle parole, non si formerà mai veramente una Unione.
     
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    Un unione internazionale sembra molto utopistica, ma secondo me non è impossibile. Certo, è inutile dire che ci vorrebbero altri bei secoli, a meno che l'umanità non degeneri prima.
     
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    CITAZIONE (Red Striped Warrior @ 16/7/2016, 11:47) 
    Un unione internazionale sembra molto utopistica, ma secondo me non è impossibile. Certo, è inutile dire che ci vorrebbero altri bei secoli, a meno che l'umanità non degeneri prima.

    Io mi sono sempre sentito un cosmopolita, ma obiettivamente questo non è il momento adatto. Sentire boldrinismi beceri dopo eventi terrificanti di terrorismo mi provoca un travaso di bile. Io, idealmente di destra, liberale, non ho nulla contro l'immigrazione, anzi, penso sia fondamentale in un paese come l'Italia. Ma nella maniera in cui sta avvenendo oggi no, sono fortemente contrario.
     
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    CITAZIONE (Tomáš @ 16/7/2016, 11:31) 
    Sicuramente cambierà, ma non penso in così poco si disgregherà (anche se condivido l'interpretazione di fondo). L'esperienza inglese secondo me accelererà le cose in una direzione o nell'altra (a seconda di come andranno le cose lì tra qualche anno)... In fondo da questa Europa alla CECA cambia poco: permangono praticamente solo interessi economici e senza un'unità culturale (che secondo me sarebbe deleteria) al di là delle belle parole, non si formerà mai veramente una Unione.

    Le differenze dalla ceca sono enormi :osd: sopratutto dal punto di vista economico.
    con l'inghilterra( in cui metto solo inghilterra e galles, dato che gli scozzesi li do per quasi certi a lasciare lo uk in favore dell'ue, mentre sulll'eire del nord sono ancora incerto ) ci deve essere una politica che sia da esempio per gli altri paese che hanno solo il pensiero di uscire dall'unione, se gli accordi non saranno un pelo svantaggiosi per l'uk allora la qualunque uscirà dall'unione europea,ed economicamente sarebbe una grossa disfatta per tutti i paesi membri

    CITAZIONE (Tomáš @ 16/7/2016, 12:05) 
    CITAZIONE (Red Striped Warrior @ 16/7/2016, 11:47) 
    Un unione internazionale sembra molto utopistica, ma secondo me non è impossibile. Certo, è inutile dire che ci vorrebbero altri bei secoli, a meno che l'umanità non degeneri prima.

    Io mi sono sempre sentito un cosmopolita, ma obiettivamente questo non è il momento adatto. Sentire boldrinismi beceri dopo eventi terrificanti di terrorismo mi provoca un travaso di bile. Io, idealmente di destra, liberale, non ho nulla contro l'immigrazione, anzi, penso sia fondamentale in un paese come l'Italia. Ma nella maniera in cui sta avvenendo oggi no, sono fortemente contrario.

    sull'immigrazione si deve cercare di attuare una politica europea di nome e di fatto, questa è l'unica cosa che deve avvenire per avere un senso, e quindi far diventare posti come lampedusa centri Europei e non italiani di smistamento
     
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    Va beh chiaramente. Ma non solo a livello economico, qualche passo di unificazione è stato fatto, era un modo di dire perchè obiettivamente, voler far passare una unione esclusivamente economica (lo stesso Schengen è utilissimo a livello economico, per turismo, commercio, ecc.) per qualcosa di più, non funziona giusto perchè lo si dice. Questa mi sembra sì una comunità, ma non mi si dica che il progetto di integrazione europeo è riuscito. Chi si sente europeo prima che italiano?

    Sull'Inghilterra hai centrato esattamente il punto.

    CITAZIONE (antoniolion @ 16/7/2016, 12:12) 
    sull'immigrazione si deve cercare di attuare una politica europea di nome e di fatto, questa è l'unica cosa che deve avvenire per avere un senso, e quindi far diventare posti come lampedusa centri Europei e non italiani di smistamento

    Anche su questo hai il mio pieno appoggio. Perchè su questioni centrali come questa l'Europa praticamente non esiste?
     
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    Sto golpe mi sa tanto di fumo agli occhi organizzato dallo stesso capo di stato, non si è mai visto un colpo di stato così.
     
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    Io ho scritto a un amico turco e gli ho chiesto qualche informazione "di prima mano" se vi interessa.
     
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    Vi posto un articolo di marzo in cui si ipotizzava che questo potesse accadere. Se lo avessi letto 3 mesi fa non ci avrei dato peso.
    www.uninfonews.it/turchia-lo-spettro-del-colpo/

    Queste invece le risposte del mio amico. Ho estrapolato quelle più interessanti.
    CITAZIONE
    "Ieri i militari dal canale nazionale hanno annunciato che prendevano il potere per un breve periodo perché proseguire con una politica corrotta, che nasconde al suo interno Isis, Pkk e altre terroristi che poi vengono mandati in giro liberamente anche in Europa non era possibile, la corruzione e la violenza era troppo elevata, e che pulita la cosa si sarebbe tornati ala democrazia attraverso le elezioni
    Erdoğan in Turchia ha creato il suo piccolo esercito, ovvero la polizia di stato, e cercato di eliminare quasi completamente il Tsk, ovvero i soldati, per paura proprio di questo.
    La scorsa settimana in aeroporto a Istanbul ci sono sparatorie e bombe, morti su morti, vengono aperte 16 indagini e tutte vengono annullate e l'ordine è di annullare le indagini.
    Durante le ultime elezioni si è utilizzato un metodo attraverso i computer ritenuto illegale in tutti gli stati d'Europa, durante il conteggio salta la corrente in tutta la nazione e tac, vincono le elezioni.
    L'unica cosa che c'è qualcosa che non mi quadra, sembra abbiano spinto il Tsk, ovvero i soldati a fare un colpo di stato, per pulire quelle che chiamano le mele marce, ovvero quelli di sinistra. In questo modo si sono esaltati, han provato il colpo di stato e visto quanti liberalisti c'erano in mezzo ai soldati, e li han buttati fuori ora.
    Il Tsk ha ordinato a tutti di stare chiusi in casa, mentre Erdoğan di uscire in piazza e affrontare l'esercito a nome della democrazia.
    Ormai che si è rafforzato, prevedo un un tempo indeterminato (del governo di Erdogan, risposta a mia domanda, ndr). Ha tutto in mano ormai.
    Putin lo aveva detto nel 2013 che fra 4/5 anni sarebbero scoppiate bombe su bombe on Turchia, perché a nascondere per interessi momentanei terroristi all'interno del proprio paese avrebbe comportato vittime."

    Se prima avevo una pessima immagine di Erdogan, ora perfino peggiore.
    Mai stato un complottista, ma il fatto che l'esercito non abbia quasi utilizzato la forza (metodo col quale molti dicono avrebbe preso il potere stabilmente) dà da pensare. Se cercate le foto dei militari che stanno venendo spogliati e torturati, avrete un quadro della situazione attuale.
     
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    corriere della sera
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    L’analisi
    Chi c’è dietro il «golpe fasullo»
    in Turchia, e che cosa succede ora
    Che cosa si nasconde dietro a un «golpe» durato appena quattro ore. Il ruolo dei vertici militari, quello del nuovo capo del governo, quello di Gulen. E chi ha da guadagnare da quanto accaduto. Le domande e le risposte dell’editorialista del «Corriere»
    di Antonio Ferrari
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    Che cosa è avvenuto realmente in Turchia? Un golpe?
    «Beh, golpe è una parola grossa. Al massimo potremmo definirlo un minigolpe improprio, a scoppio anticipato».
    Perché non credi al golpe?
    «Primo: perché nella mia vita professionale ho visto tutto e il contrario di tutto, ma un golpe di sole quattro ore non avrei mai potuto immaginarlo, neppure nello stato libero di Bananas. Secondo, ci sono retroscena quasi inquietanti, quantomeno improbabili».
    Puoi raccontarli e spiegarli?
    «Parto dalle notizie accertate. Ho conosciuto la Turchia trentasei anni fa, e vi sono tornato regolarmente. Ho intervistato tutti i leader politici, compreso il carismatico Recep Tayyip Erdogan, con il quale una volta ho litigato.Tanta frequentazione mi ha consentito di tessere importanti rapporti personali. Insomma, ho fonti credibili e preziosissime. Anche venerdì sera, per telefono, mi hanno messo in guardia».
    In che senso?
    «Mi hanno fatto capire: attenzione, può essere una sceneggiata. Domani Erdogan sarà più forte di oggi».
    Ma ci sono stati circa 200 morti...
    «Sì, ma — scusate il cinismo — il bilancio delle vittime è simile a quello dei morti di Ankara durante la manifestazione pacifista. Credete che importi a Erdogan?».
    Insomma, cos’è accaduto?
    «Noi giornalisti, spesso per vanità o per attrazione fatale della prima Repubblica, tendiamo a preferire l’articolessa e i banali ghirigori old style, sottostimando i fatti. Ma sono i fatti, la sana cronaca, occhi attenti, umiltà e una mente attrezzata a ragionare a fare la differenza. Non mi sono sfuggite e non ne ho ridotto la portata, notizie e informazioni degli ultimi mesi dalla Turchia. La nomina di un nuovo capo del governo, Binali Yildirim, fedelissimo di Erdogan. Personalità grigia ma capace. Improvvisamente il presidente ha aumentato la pressione militare sui curdi in armi del Pkk, intensificando la repressione più violenta. E Yildirim ha annunciato, a tappe ravvicinate: primo, la pace con Israele dopo la rottura seguita all’assalto contro il convoglio navale pacifista turco, al largo di Gaza, costato 9 morti; secondo, una lettera di scuse di Erdogan a Putin, e la pace fatta con la Russia dopo l’abbattimento del cacciabombardiere di Mosca nei cieli della Siria; terzo, la mano tesa al regime siriano, cioè mano tesa a Bashar al Assad, che fino al giorno prima il presidente turco avrebbe fatto ammazzare: al punto che il sultano faceva affari con i tagliagole dell’Isis (petrolio di contrabbando),e portava armi agli estremisti islamici siriani, a partire dal sedicente Stato islamico; quarto, rilancio del ruolo della Turchia nella Nato e amicizia perenne con gli Usa».
    D’accordo, ma il golpe o minigolpe che c’entra?
    «A questo punto abbandoniamo il binario dei fatti comprovati ed entriamo in quello delle ipotesi, supportate però da forti indizi. Le Forze armate turche erano in agitazione, in opposizione a Erdogan, accusato di molte nefandezze: repressione della libertà di stampa, bugie sui profughi, rifiuto di partecipare attivamente alla coalizione internazionale contro il terrorismo. Ma la bassa forza, molti colonnelli e graduati minori non avevano realizzato che gli alti comandi si erano avvicinati al sultano».
    Questa bassa forza era pronta ad agire in proprio?
    «No, ma era influenzata da Fetullah Gulen, il predicatore sunnita che vive in esilio negli Usa. Un islamico visionario e moderato, amico anzi quasi fratello di Erdogan — o almeno del primo Erdogan. Fu Gulen a spalancare al futuro sultano le porte delle fondazioni più influenti. Gulen è miliardario, controlla scuole, università, ha radici nella magistratura, nei servizi segreti, nella polizia, ed è molto popolare tra i soldati. Forse, i tempi del minigolpe sono stati quelli di una prova di forza».
    Innescata da chi?
    «Non mi stupirei che la miccia sia stata accesa dallo stesso Erdogan o dai suoi fedelissimi».
    Vuoi dire che potrebbe essere un «golpe fasullo»?
    «Esattamente. Le mie fonti turche hanno sostenuto questa possibilità».
    E il viaggio aereo di Erdogan nei cieli d’Europa?
    «Temo che qualcuno, compreso qualche collega, abbia confuso Erdogan con Ocalan. Il leader del Pkk Abdullah Ocalan, che ho intervistato nella valle della Bekaa, fu cacciato dalla Siria e vagò nei cieli in cerca di asilo politico, prima d’essere catturato dai turchi e condannato all’ergastolo.Pensate possibile che Erdogan lanci un appello al popolo invitandolo a scendere nelle strade e di proteggere il Paese, mentre vola su Francoforte, pronto a scendere a Berlino per inginocchiarsi davanti a Merkel supplicando asilo politico? E magari, dopo il no di Merkel, pronto a virare su Londra per comprendere le intenzioni della neopremier May? Ma per favore, solo a pensarci mi vien da ridere. Amici e colleghi, questo è il risultato di non conoscere ciò di cui si parla, magari sbraitando scemenze in un salotto televisivo».
    Quindi, secondo te, dov’era il presidente?
    «In vacanza, a Marmara. È salito sull’aereo diretto ad Ankara, poi ha preferito dirigersi a Istanbul, avendo saputo che c’erano migliaia di persone ad attenderlo, assonnate ma festanti. Fine del golpe, quattro ore dopo. Ma per cortesia, siamo seri finalmente».
    Per te, insomma, è quasi una farsa?
    «Se non ci fossero i morti, direi di sì».
    Ma a chi ha giovato questo minigolpe, come lo hai chiamato?
    «A Erdogan. È molto più forte. Magari spera di avere i voti per cambiare la Costituzione, e trasformare la Turchia in una Repubblica presidenziale».
    La tua opinione?
    «Spero di no, soprattutto per i miei amici turchi. E per i miei colleghi che in quel Paese rischiano ogni giorno la prigione. Se non peggio».
    16 luglio 2016
     
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    La situazione è tragica, ora se le cose stanno così perché usa e ue appoggiano nardocan? Solo perché Turchia fa parte della nato?
    Sta di fatto che sto golpe é stata una vera cazzata.
    Non oso immaginare cosa accadrà se le cose andranno nel modo che viene ipotizzato dall articolo: nuovi flussi migratori e attentati. In pratica nella merda totale.

    Però non capisco la gente turca, e mi riferisco alla maggioranza, davvero vuole erdogan?
    P.s.
    Fonti certe su morti a feriti? Intendo sia civili che militari.
    A questo punto credo sia anche difficile valutare la validità delle informazioni che ci arrivano.
     
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    Consideriamo che la Turchia fa da cuscinetto tra Oriente e Occidente. Se non ci fosse la Turchia avremmo probabilmente più problemi a limitare gli spostamenti indesiderabili.
    La Nato in Turchia (ad Incirlik) ha un arsenale nucleare di oltre 100 pezzi ed è la base per attacchi in Siria. Se Erdogan fosse come Putin, sicuramente la gestione della Turchia sarebbe molto diversa e si tenterebbe di prendere il problema per le corna (ma Putin è brutto e cattivo). Con questo intendo dire che la Turchia fa comodo agli USA, all'UE, e si tollera la politica di Erdogan pur di continuare a servirsene (basti pensare al caso del comico tedesco che fece la vignetta satirica su Erdogan).

    La democrazia sotto Erdogan non è limpida, sono frequenti i blocchi internet (anche di colossi come Twitter e Facebook), come mi ha detto il mio amico il sistema ivi usato per le elezioni è ILLEGALE in Europa e c'è il sospetto di brogli. Quale poi sia la reale proporzione del consenso di Erdogan non lo so, sicuramente più si oscura la scelta più si distorce l'opinione pubblica.

    CITAZIONE
    161 i morti tra i civili e le forze governative, 104 i morti fra i golpisti, 1.140 i feriti e 2.839 i militari arrestati

    Fonte: laRepubblica.it
     
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