Caffè Letterario

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    CITAZIONE (Érebos-puro @ 16/5/2019, 00:14) 
    Le persone non cambiano mai.
    Cambiano solo maschera :feels:

    Meh :feels:
     
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    CITAZIONE (Érebos-puro @ 16/5/2019, 00:14) 
    Le persone non cambiano mai.
    Cambiano solo maschera :feels:

    Beh intanto bisognerebbe supporre che tutte le persone indossino solo maschere, cosa che , sebbene spesso sia frequente, non è assoluta, questo te lo posso giurare. Comunque potrebbe anche succedere che un cambiamento sconvolga una persona, che ha sempre usato maschere, e le insegni invece a non usarne, ad esempio.
    Io credo che le persone cambino, perchè cambiano nel tempo i lori desideri, i sogni , le speranze riposte o morte del tutto. Non credo, piuttosto, che si riesca a cambiare PER qualcuno, per quanto possa esserci vicino ed amarci; credo che il cambiamento sia sempre qualcosa che parta da noi, proprio perchè lo vediamo come una nostra necessaria evoluzione, come ciò di cui non possiamo più fare a meno, tanto che spesso non lo riconosciamo nemmeno in corso d'opera, ma solo quando è ormai "ultimato". Gli altri possono quasi solo assistere, a mala pena indirizzarci, ma rarissimamente, possono davvero influire....forse giusto l'amore per i figli, ma il più delle volte nemmeno quello...
    Quindi mi chiedo, si può colpevolizzare mai qualcuno per essere cambiato tanto rispetto a ciò che conoscevamo di lui/lei un tempo addietro?
     
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    Pochi scelgono la propria maschera. La maggior parte delle volte è un meccanismo inconscio e spesso di difesa.

    CITAZIONE
    Quindi mi chiedo, si può colpevolizzare mai qualcuno per essere cambiato tanto rispetto a ciò che conoscevamo di lui/lei un tempo addietro?

    No :feels:
     
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    CITAZIONE (Érebos-puro @ 16/5/2019, 00:44) 
    Pochi scelgono la propria maschera. La maggior parte delle volte è un meccanismo inconscio e spesso di difesa.

    Senza dubbio, solo che io credo che le maschere nuocciano soprattutto a chi le indossa a lungo andare più di quanto a chi le guarda.
    Poichè la crepa che si espande nel Sè diventa spesso una voragine che risucchia il mascherato. Sia questo vestito a maschera per sfruttare gli altri, sia per celare se stesso a loro. In entrambi i casi, cresce l'incongruenza, la vergogna, il senso di colpa, la prigione vera e propria di non potersi mostrare, di non potersi riconoscere, di non avere mai chi può riconoscerci, in definitiva il tradimento di noi stessi; poche cose sono più dolorose del mancare a noi stessi di fedeltà. Se non puoi Vederti, come fai a vedere ciò che sta intorno, ma è vero anche che se non vedi ciò che hai intorno, non riesci a vedere tanto bene nemmeno te...
    E' complessa la questione :D
     
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    https://www.vice.com/it/article/4xxvdq/i-g...di-cui-stupirsi

    Ormai è da tempo che ascolto musica lofi su YouTube, e specialmente nell'ultimo periodo è una community che vedo in continuo aumento. Sempre più spesso nascono radio live che mandando musica chill 24/7 o che comunque creano mix lofi/chill.
    I canali più importanti probabilmente sono collagemusic, chilledcow, chillhop music, e ci metto pure thebootlegboy che raggiungono milioni di iscritti.
    Ciò che accomuna questi canali oltre alla musica è un animazione che ripete a loop la stessa azione, come una ragazza che studia, o immagini tratte da anime.

    La cosa che riscontro frequentemente è che questi canali sono in grado di radunare ragazzi anche molto giovani (adolescenti) che riscontrano la stessa sofferenza, ovvero quella della solitudine. Un tema per cui non c'è mai stato un dibattito pubblico. Ed è invece un problema che merita attenzione a tutte le età.

    Ora mi chuedo:le cause di questo fenomeno sono una conseguenza dei tempi difficili in ambito economico politico?
    Sempre più gente si isola, c'è una tendenza a vivere un po' gli uni avulsi dagli altri, perché?
    La storia ci potrebbe suggerire che è accaduto sempre il contrario, ora si assiste ad un inversione di marcia. Forse le cause che hanno spinto gli uomini a radunarsi in gruppi sempre più grandi hanno cessato il loro motivo d'essere?
     
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    Tra i giovani c'è sicuramente la comunicazione digitale che ha cambiato un po' il modo di rapportarci e di conoscerci. Per un certo numero di persone può rappresentare un modo per compensare un carattere timido, riservato, grazie alla possibilità dell'anonimato nella rete. Questo comporta una maggior tendenza a chiuderci o comunque a "dipendere" dalla tecnologia anche durante attività come la cena con amici e/o parenti, che dovrebbe rappresentare un modo per riunirci e parlare un po' e non a guardarci lo smartphone a vicenda.

    Poi credo che ci sia anche un cambiamento sociale, che vede le persone a non percepire un senso di appartenenza a qualcosa o a guardare al di là di loro stessi. Non necessariamente per egoismo, ma anche qui, forse, c'è la volontà di "far pensare agli altri quello che dovremmo pensare noi", una sorta di "pigrizia mentale". Al di là magari di situazioni politiche e sociali che non aiutano il singolo a farsi coinvolgere come invece lo è stato per le generazioni passate, anche perché erano vite differenti e più vicine alle guerre. Quindi molto differenti da quelle attuali.
     
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    CITAZIONE (Juan1 @ 29/5/2019, 15:07)
    www.vice.com/it/article/4xxvdq/i-g...di-cui-stupirsi

    Ormai è da tempo che ascolto musica lofi su YouTube, e specialmente nell'ultimo periodo è una community che vedo in continuo aumento. Sempre più spesso nascono radio live che mandando musica chill 24/7 o che comunque creano mix lofi/chill.
    I canali più importanti probabilmente sono collagemusic, chilledcow, chillhop music, e ci metto pure thebootlegboy che raggiungono milioni di iscritti.
    Ciò che accomuna questi canali oltre alla musica è un animazione che ripete a loop la stessa azione, come una ragazza che studia, o immagini tratte da anime.

    La cosa che riscontro frequentemente è che questi canali sono in grado di radunare ragazzi anche molto giovani (adolescenti) che riscontrano la stessa sofferenza, ovvero quella della solitudine.

    Sai che sembra la descrizione di quella che potrebbe essere l'evoluzione dei Rave Party degli anni 2020? :D

    CITAZIONE (Juan1 @ 29/5/2019, 15:07)
    Un tema per cui non c'è mai stato un dibattito pubblico. Ed è invece un problema che merita attenzione a tutte le età.
    Ora mi chuedo:le cause di questo fenomeno sono una conseguenza dei tempi difficili in ambito economico politico?
    Sempre più gente si isola, c'è una tendenza a vivere un po' gli uni avulsi dagli altri, perché?
    La storia ci potrebbe suggerire che è accaduto sempre il contrario, ora si assiste ad un inversione di marcia. Forse le cause che hanno spinto gli uomini a radunarsi in gruppi sempre più grandi hanno cessato il loro motivo d'essere?

    A me non sembra causato da crisi economiche né politiche, semmai da quelle culturali e sociali: dagli anni '80 in poi si è sempre più affermata la cultura dell'individualismo sotto vari aspetti. Lo stesso spingere le persone a sentirsi uniche e speciali, se da un lato fa bene, dall'altro non aiuta la motivazione aggregativa e di appartenenza e riconoscimento nell'altro. Mettici poi che tutto il nostro sistema economico spinge per l'individualismo, perché il singolo consuma più di una famiglia o di un gruppo, ed hai fatto bingo! Il benessere degli ultimi cinquant'anni ci ha trasmesso la falsa idea che non ci sia più bisogno di lottare per qualcosa, e quindi di "unirsi" verso uno scopo comune, diritti civili e umani in testa. Lo stesso concetto di "gioco" è radicalmente cambiato negli ultimi 40 anni. Una volta se facevi un "solitario" eri visto come un po' pirla, oggi giocare in solitario (quindi smartphone, web, playstation, xbox e tutto ciò che vuoi) è la normalità. Oggi i ragazzini che hanno più difficoltà relazionali hanno molti più luoghi dove appartarsi e svagarsi e, di conseguenza, forse, meno motivazioni a socializzare o, per lo meno, a maturare capacità migliori di socializzazione. Lo vedo ora su me stessa: se non avessi un pc con cui accedere alla realtà "virtuale", avrei solo TV, libri e bricolage, dove però mancherebbe la parte di illusione di relazione che, invece, vivi sul web e che, per quanto illusoria, in qualche modo può essere appagante e lenire meglio aspetti di una solitudine/isolamento (lascia stare poi la mia particolare situazione, vedila in generale).
    Un tempo tua madre ti cacciava fuori a giocare a calci in culo, primo perché rompevi le palle in casa perché la tv non ti faceva da babysitter, secondo perché si viveva con molta meno paura l'ambiente esterno: era normale per i bambini uscire fuori insieme a giocare. Oggi, cazzo, manco ci fossero solo pedofili e sgozzatori in giro… Io in 5nta elementare andavo da sola a scuola, oggi se lo dico ai miei amici con figli mi guardano come se avessi bestemmiato!
    Poi sono perfettamente d'accordo su tutto ciò che ha scritto Cora.
     
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    CITAZIONE (Juan1 @ 29/5/2019, 15:07) 
    www.vice.com/it/article/4xxvdq/i-g...di-cui-stupirsi

    Ormai è da tempo che ascolto musica lofi su YouTube, e specialmente nell'ultimo periodo è una community che vedo in continuo aumento. Sempre più spesso nascono radio live che mandando musica chill 24/7 o che comunque creano mix lofi/chill.
    I canali più importanti probabilmente sono collagemusic, chilledcow, chillhop music, e ci metto pure thebootlegboy che raggiungono milioni di iscritti.
    Ciò che accomuna questi canali oltre alla musica è un animazione che ripete a loop la stessa azione, come una ragazza che studia, o immagini tratte da anime.

    La cosa che riscontro frequentemente è che questi canali sono in grado di radunare ragazzi anche molto giovani (adolescenti) che riscontrano la stessa sofferenza, ovvero quella della solitudine. Un tema per cui non c'è mai stato un dibattito pubblico. Ed è invece un problema che merita attenzione a tutte le età.

    Ora mi chuedo:le cause di questo fenomeno sono una conseguenza dei tempi difficili in ambito economico politico?
    Sempre più gente si isola, c'è una tendenza a vivere un po' gli uni avulsi dagli altri, perché?
    La storia ci potrebbe suggerire che è accaduto sempre il contrario, ora si assiste ad un inversione di marcia. Forse le cause che hanno spinto gli uomini a radunarsi in gruppi sempre più grandi hanno cessato il loro motivo d'essere?

    provo a rispondere basandomi sulle mie esperienze personali .Si puo' affermare con un certo margine di sicurezza che le cause che portano all'isolamento sociale ,non sono ascrivibili a crisi o a periodi di difficoltà economica:Se così fosse anche all'inizio degli anni 70'(e prima durante la durante la guerra....) avremmo assistito alla manifestazione di fenomeni simili in italia e paesi più poveri del nostro(Medio Oriente ,Sud America ..) si ritroverebbero quasi permanentemente in una condizione simile,mentre la realtà dei fatti ci dimostra che sono nazioni come i paesi anglosassoni(U.S.A,U.K,Canada ecc...) e Scandinavi quelle in cui la gente tende a soffrire maggiormente di questi problemi e ad essere meno socievole (In Svezia 3 anziani su 10 muoiono da soli e per questo è sempre più in voga il "compostaggio" umano oltre al fatto che i casi di depressione dovuti a problemi sociali sono elevati ).Le ragioni sono prevalentemente culturali e a mio parere ,tra cui le principali sono 2:Come diceva Gioelba,il fatto che l'individualismo sia diventata la filosofia di vita imperante della vita del 21esimo secolo(la gente non vuole rinunciare ad una vita consumistica ad alti livelli...) e quindi si studia,si compete ,si cerca di raggiungere traguardi sempre maggiori nella propria vita rinunciando ad altre cose .I principali vettori di questi modelli di vita (mass-media,internet ,youtube..) non fatto altro che incrementare questi desideri o "bisogni" facendo credere che non ci sia altro modo di sentirsi realizzati .Il secondo motivo è l'enorme sviluppo che ha avuto la comunicazione digitale ,con tutti i benefici danni che ne sono derivati .Internet ,i social network ed in maniera minore i forum , hanno creato dei veri e propri spazi di dialogo virtuale in cui le persone riescono a sfogare le loro vicende personali (o addirittura crearsi una vera e propria vita parallela...) senza la necessità illudendosi(o autoconvincendosi..) che questo possa sostituire del tutto il mondo delle relazioni reali ....basta vedere i problemi inerenti al FOMO(fear of missing out... ) in grandi metropoli come Londra e New York,oppure la dipendenza video-ludica (con sempre più giocatori in multiplayer) che è stata riconosciuta come sindrome dall'OMS.In Italia tutto sommato non siamo messi male ,di nazioni che hanno problemi maggiori dei nostri(sotto questo punto di vista) ce ne sono.

    rispondo all'ultima domanda di Juan1.Ne avevamo già parlato sul gruppo e dare una risposta definitiva è molto difficile,tuttavia ritenere che le motivazioni che hanno spinto gli umani a socializzare nel corso del tempo stiano svanendo non lo ritengo veritiero(e mi auguro non sia così.... :osd: ).Non si puo' negare che la digitalizzazione della società abbia disintermediato il ruolo delle relazioni in prima persona (ci si incontra sempre meno con entità materiali e reali),ma in molti campi non si puo' prescindere dall'interagire con persone reali.La scuola,l'università ,il mondo del lavoro e il desiderio di conoscere nuovi individui o di farsi una relazione (stabile o no che sia...) ci inducono a cercare o perlomeno mantenere i contatti che abbiamo e non solo per interesse .In questo momento sto vivendo l'ambiente universitario e con alcune delle persone che ho conosciuto (fortunatamente il mio è un corso con pochi studenti e persino certi docenti in caso di necessità ti lasciano il loro numero per i laboratori ) ,cerco di mantenere attivo il nostro rapporto affinchè sia durevole (gli stessi gruppi di studio con scambi di appunti ed info sono molto utili per alleggerire un po ' il carico.... :asd: ).....stesso cosa quando faccio volontariato e io non mi ritengo il genere di persona che va d'accordo con tutti ed esce con sfilze di ragazze eh.... :lol2:

    gioelba a cosa ti riferisci quando dici che i bambini non vanno più a scuola da soli?....forse a Milano il traffico è molto pericoloso e certe scuole non sono vicinissime alla fermata della metro.A Padova io andavo per conto mio dalla prima media e pure molti miei coetanei ,ma le piccole città sono diverse dalla metropoli come Roma,Milano e Napoli .
     
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    CITAZIONE (GingFreecss96 @ 2/6/2019, 00:12) 
    gioelba a cosa ti riferisci quando dici che i bambini non vanno più a scuola da soli?....forse a Milano il traffico è molto pericoloso e certe scuole non sono vicinissime alla fermata della metro.A Padova io andavo per conto mio dalla prima media e pure molti miei coetanei ,ma le piccole città sono diverse dalla metropoli come Roma,Milano e Napoli .

    Purtroppo intendo letteralmente quello che ho scritto. La paura che vedo nei genitori della mia generazione mi lascia attonita a volte. Non è per questioni di traffico o pericolosità stradale, anche perchè ai miei tempi proprio quegli aspetti erano semmai peggiori, non c'era l'attenzione che c'è oggi ( dissuasori, rotonde ogni 100 m, semafori inutili, etc.. e l'intensità di traffico era molto meno regolata). Ovvio poi che le piccole città son diverse dalle metropoli. La stessa paura verso ciò che c'è all'esterno di casa la vedo trasmessa nei piccoli e riflessa anche nel terrore di "chissà mai cosa le creature mi possono vedere in tv!", cosa che reputo assurda visto che, a mio avviso, c'è molta più censura adesso che non quando avevo io 10 anni. Mi pare scontato che semmai la censura un genitore debba farla sul web. Forse per questo vedo i miei amici in panne che non sanno più quali pezze usare per "coprire" gli occhi dei loro figli. Il risultato però, mi spiace dirlo, specie con tale veemenza e aggressività, è che sti ragazzini sono dei totali rincoglioniti, ma pesantemente. E anche qui il motivo , in realtà, è la solitudine: non si ha il tempo di vedere e godere delle cose INSIEME, avendo dunque la possibilità di filtrare le tematiche e le immagini per i propri figli spiegandole anzichè censurandole. Io ho avuto genitori forse incredibili su questi aspetti: ho sempre visto film per adulti insieme a loro di ogni genere e davanti a scene forti loro mi hanno sempre aiutata, guidata, rassicurata etc... Hanno spinto molto sul rendermi autonoma, cosa che vedo molto poco invece nei miei coetanei ora. Vedo genitori schiavi dei figli a livelli che per la mia generazione sono impensabili. Se io avessi avuto certe pretese che vedo nei bambini dei miei amici, i miei mi avrebbero ribaltata o semplicemente avrebbero riso a crepapelle. Non comincio poi a parlare di come si insegna l'educazione di base, perchè mi parte un embolo, mi incazzo e non ne usciamo più! :D :D :D Poi è ovvio che per me è troppo facile parlare e sparare a raffica non avendo figli, ma su certe cose lampanti credo di potermi permettere di dare un giudizio tanto quanto valuto che mangiare il catrame faccia schifo anche se non l'ho mai assaggiato :D
    Il problema è poi che i genitori per potere lavorare entrambi (cosa spesso necessaria per la famiglia) hanno bisogno di altri che gli seguano i bambini e diventa difficile in termini di risorse, tempo ed energie poter dedicare quindi ai tuoi figli tutto il tempo che vorresti o che sai sarebbe necessario per insegnarli ciò che reputi giusto. Non sparo affatto a zero sui genitori di oggi, penso invece che , in molti casi siano le prime vittime in un sistema che non gli offre il supporto di cui avrebbero bisogno per poter davvero essere presenti nella propria famiglia. Attenzione, mica parlo solo delle donne, anzi! In Norvegia e altri paesi esiste il permesso lavorativo OBBLIGATORIO di paternità (faccio un esempio). In realtà poi nelle società industriali di fine '800 accadeva spesso la stessa cosa, lavoravano 15 ore al giorno e i figli? C'erano gli anziani, i fratelli maggiori, gli zii. C'era però comunque, anche se non sempre, un contesto familiare più allargato perchè più vicino anche fisicamente, geograficamente. Non c'erano di sicuro gli spostamenti di oggi, se non consideriamo ovviamente le grandi ondate migratorie di massa dovute alla povertà, carestia (vedi Irlanda), guerre (ovvero quelle che oggi vediamo accadere nei paesi con minor sviluppo). Generalmente però le persone vivevano mediamente più vicine fra loro di noi, addirittura nelle stesse strutture: pensa alle società rurali e quindi alle cascine e alla vita di intere famiglie interconnesse tra lavoro e affetti. Ne conseguiva che i bambini erano spesso più partecipi alla vita degli adulti, conoscevamo più cose molto prima (sfortunatamente anche troppo eh! penso sia ovvio...che non sto lodando o rimpiangendo lo sfruttamento minorile o l'atteggiamento schiavista a volte verso la prole). Dunque se quello era un eccesso da una parte, una mancanza di tutela se vuoi verso l'infanzia, mi sembra quasi di vederne oggi uno dall'altra. Ma ve pare possibile andare al ristorante e lasciare che i figli a tavola, mentre si mangia, giochino coi telefoni perchè altrimenti non sei in grado di gestirli quando (normale che succeda) cominciano a rompere le palle perchè si annoiano? A me No! A me fa cascare le palle! Esempi come questo ne stanno a mazzi. Cose simili non avvengono perchè noi siamo una generazione di disgraziati e i nostri figli degli stupidi; avvengono perchè non abbiamo il tempo, le energie, non solo fisiche ma mentali, di occuparci di ciò che servirebbe. Poi, mi contraddico da sola, tali energie e risorse forse non ci son mai state :D
    Di certo credo che i bambini siano più soli in casa, tanto quanto i genitori si ritrovano "soli" all'esterno, dove spesso, usciti da casa, devono andare in "guerra".
     
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    non saprei certe cose che dici dovrò sperimentarle sulla mia pelle .Per il momento ho pochi elementi per giudicare e comunque a Milano la "guerra"(userei un termine più appropriato) non ve la prescritta mica il dottore..... :asd: .Siete voluti diventare la capitale economica d'Italia?...nel bene e nel male si godono i benefici e se ne pagano le conseguenze,crescere una famiglia in una metropoli nell'epoca della globalizzazione puo' essere molto stancante e non solo ,ma non sta a me decidere per gli altri.In U.K mi è bastato un anno nella capitale per capire,che un centro urbano del genere ,non è il luogo più idoneo(secondo le mie prerogative) per crescere una famiglia.Ci sono molti benefici,ma anche altrettanti difetti che a lungo termine possono alterare il tutto,per non parlare del fatto che con gli andamenti del real estate che si ritrovano,difficilmente il lavoratore medio potrà permettersi casa,pensione e figli assieme..... :osd:.
     
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    Mah, Ging devo essermi spiegata male: alcune cose le ho riferite a Milano certo, ma tutto il mio discorso centrale no... La "guerra" non la vedo mica solo a Milano, anzi! E' una metafora per descrivere quanto possa essere estenuante il mondo del lavoro in genere. Poi cercavo di descrivere altri aspetti della solitudine, ma va bene lo stesso :D
     
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    CITAZIONE (gioelba @ 2/6/2019, 03:49) 
    Mah, Ging devo essermi spiegata male: alcune cose le ho riferite a Milano certo, ma tutto il mio discorso centrale no... La "guerra" non la vedo mica solo a Milano, anzi! E' una metafora per descrivere quanto possa essere estenuante il mondo del lavoro in genere. Poi cercavo di descrivere altri aspetti della solitudine, ma va bene lo stesso :D

    si vero ma la competizione e la vita lavorativa è molto più estenuante nelle grandi città rispetto alle piccole.Per dirti Bolzano e Padova hanno un pil pro capite,non molto inferiore a quello dell'Hinterland milanese,tuttavia anche se si lavora tanto pure da queste parti non abbiamo lo stress da grande metropoli (traffico/confusione /rush...) che c'è da voi .Per il resto concordo in linea di massima,ma ormai la realtà dei fatti è questa e si puo' fare poco entro certi livelli .Alla gente tutto sommato va "bene" così ,perchè uno stile di vita inferiore dal punto di vista materiale/consumistico verrebbe considerato come una perdita(pensa te se non potessero fare uso dei voli low cost,offerte online di Amazon ecc..) .Ribadisco poi che i problemi dovuti alla solitudine sono ben peggiori in altre nazioni più sviluppate e ricche ,in Italia non possiamo lamentarci .Sulle tv britanniche ogni sera c'erano trasmissioni dedicate alla loneliness di anziani ed adulti ,mentre il sito del Guardian sta diventando un matching website dato che pubblicizzano massivamente siti d'incontri o per fare amicizia (nessun grande quotidiano italiano farebbe una cosa del genere )..... :osd: .
     
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